06_09_2012 | TURISMO, GALLI: RIQUALIFICAZIONE, UN AFFARE DA 500 MILIONI

Giovedì, 06 Settembre 2012

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TURISMO, GALLI: RIQUALIFICAZIONE, UN AFFARE DA 500 MILIONI


Riqualificazione diffusa” e “ammodernamento dei servizi” sono “il problema strutturale inaggirabile del comparto turistico locale”. Un problema da 500milioni di euro che l’assessore provinciale al turismo, Fabio Galli, si pone verificando come “il mercato non premia chi abbassa la qualità”.


Tutta una questione di soldi. Prima hanno aiutato Stato e Camere di Commercio, ma adesso c’è la crisi e i soldi scarseggiano, mentre ancora ci sarebbe da risolvere “quattro questioni prioritarie: la qualità del mare, la riqualificazione del waterfront sull’intera asta costiera, l’accessibilità al territorio, compreso il supporto a strutture indispensabili all’internalizzazione quali l’aeroporto, l’ammodernamento del comparto ricettivo, oggi stretto tra il problema delle strutture in affitto e l’acclarata marginalizzazione della parte più debole di esso, di fatto ‘fuori mercato’ e dunque potenziale preda di gestioni disinvolte e se non del tutto fuorilegge”.


Il tempo “per il salto di qualità” ci sarebbe, 15 anni fino al 2027, termine temporale posto dalla pianificazione strategica. Tuttavia, “ammodernare il modello secondo le quattro esigenze sopra riportate abbisogna di risorse economiche non inferiori a 500 milioni di euro. Cifre oggi indisponibili per qualunque amministrazione”.


Ci vorrebbe un governo lungimirante, dice Galli. Un governo che potrebbe “equiparare l’iva turistica a quella più bassa dei Paesi concorrenti, pressare l’Unione europea affinché il turismo entri tra le 11 priorità d’intervento e dunque di finanziamento, sdemanializzare a favore dei Comuni e a prezzi ragionevoli aree strategiche, evitare confusioni normative come quella rimarcata in queste ore che rende incerte le entrate mirate dei Comuni attraverso l’imposta di soggiorno, chiarire in tempi celeri le modalità di svolgimento dei bandi per l’assegnazione del demanio marittimo”.


Qualcosa poi si può fare anche in ambito regionale e locale. “Prendere in mano il tema della riqualificazione alberghiera, responsabilizzare il sistema in relazione al reperimento di risorse ‘di scopo’, considerare il rapporto con il privato una leva fondamentale per interventi in zona turistica, giudicando nel merito l’interesse pubblico degli stessi e non per malintesa ideologia”.